Sotto la pioggia di luce, mi faccio traviare da un pensiero, da una parola. Domani. Una voce languida e possente cerca di ripropormelo con note irrinunciabili.
Domani. Che cos'è il domani, niente di più fluttuante, irraggiungibile peggio della sfida tra Achille e la tartaruga. Mina è saggia e lo anticipa con un se.
E se domani, e sottolineo se... All'improvviso, tutto può cambiare, ogni certezza capovolta, il baratro aprirsi. Ma non è così, perché rimane ciò che oggi c'è, ovvero che tu sei il centro di tutto, la felicità.
E se pensassi a oggi, a questo attimo preciso e puntuale in cui mi sorridi, a questo assaggio di eternità.
E se domani, canzone per il giorno.
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