Esco da un antico palazzo, che rivive sbirciando il vicino treno oltre spruzzi di cespuglio. Sul vialetto mi ferma un leprotto: sì, attraversa mezzo metro e si ferma, incurante del mio goffo arrivo.
Io, viziata da Willy, credo che potrò fotografarlo e portarlo sempre con me. Peccato che io sia al telefono, attualmente, ma la comunicazione sta per terminare.
Nell'esatto momento in cui accade, agguanto la fotocamera, però il leprotto si rifugia sotto la siepe. Non sono riuscita a fotografare il leprotto e portarlo sempre con me.
Ma a infilare questo momento irripetibile nella mia vita, sì.
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