Ho cercato spiccioli di parole per raccontare questo slancio impresso in una data: 18 maggio 2020. Ripartenza, spingiamo la vita più in là.
Ma non sono riuscita, fino in fondo. Poi ho pensato alla mia cagnolina. Ai primi tempi, duri per un'anima libera, quelli dei 200 metri e la preoccupazione fitta negli occhi della sua Malu. A quando i 200 metri si sono sciolti, ma ancora il suo parco era chiuso. E poi c'era quella saracinesca giù, senza luci: quella dei suoi amici, che significava per lei carezze e biscotto.
I primi giorni, portava il muso fin sotto e non voleva saperne, quando ripetevo: «È chiuso, Fanni». Da una settimana, un comportamento strano e struggente: non guardava nemmeno più. Come se non volesse soffrire.
Questa mattina sapevo che una meravigliosa sorpresa la attendeva e l'ho spronata: corri Fanni. Prima incerta, poi lanciata, quindi ancora esitante e fremente infine.
Fanni dai suoi amici. Come ciascuno di noi.
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