La pelle ancora tesa nel sole.
Adesso, una voce sofferente si è spenta. Una di quelle che raccontavano meraviglie: un lampo, una pioggia battente e implacabile, quindi il silenzio.
Mi ha lasciato un patto non scritto e il musino di una volpe. Mentre cammino sotto più di un temporale d’estate.
Nessun commento:
Posta un commento