Dopo aver discusso con il selfservice, ho deciso di interpretarlo come un segno. Torno dal mio benzinaio: quello che è sempre aperto, nei momenti di crisi piccina. E magari anche grande.
Non lo vedo da tre mesi. Spesso c'è una signora gentile, di quelle che ti rende possibile confidare in una giornata sorridente. Apro già il serbatoio e ci guardiamo: di che cosa parleremo dopo queste settimane senza tempo.
Una brezza frizzante mi tira la giacca e le dico: «Certo che questo vento fa piacere, in giornate così calde». Lei risponde e io mi accorgo che da molto tempo non parlavo del tempo! Meteo, sì, ma come suona bene così: una corda che si spezza, liberando una nuova armonia.
La gioia quieta, di parlare del tempo. L'ordinario, come se l'emergenza potesse scollarsi da noi.
Chi sà se stiamo tornando ad una certa regolarità, belissimo il tuo
RispondiEliminacoloquio con la benzinaia...