martedì 5 maggio 2020

Sul balcone di Montalbano (mi sono risvegliata)

Nella mia relazione complicata con la televisione, lui ha offerto un balsamo sulle ferite di questo periodo. Che non mi piace tanto definire lockdown, perché questa "chiusura" si è rivelata per me meno ermetica di quanto temessi: ha permesso a tanti lati, desideri, timori anche, di uscire.

Parlo di Montalbano: non importa se fossero repliche, io avvertivo tutta la freschezza del suo arrivo. L'unico appuntamento in tv che ho aspettato davvero, in una giungla dominata dalla comunicazione sul virus, e neanche spesso chiarificatrice.

1 Un balcone sul mare: mi sistemavo sul balcone a respirare quel mare che si intrufolava nell'aria. Mi piacciono quelle colonnine che lo sostengono, ma permettono di sbirciare già la bellezza del manto azzurro frusciante. Io adoro quella Sicilia che non ho mai potuto vedere dal vivo, anche nelle storie e nei caratteri della gente: ecco che mi sento a casa.

2 Ascolto infatti una marea di espressioni deliziose, come tutte quelle che vengono dal cuore di una terra.

3 La trama avvincente, i caratteri uniti da un filo rosso dell'umanità.

4 In questo periodo, spesso più stremata che mai dalla giornata e dai pensieri, ecco che a metà puntata mi è accaduto di addormentarmi. Più una volta. Ma mica per disinteresse o noia, ci mancherebbe. Al contrario, mi sentivo così a casa che mi lasciavo andare.

5 Poi mi risvegliavo. Prima della fine, non temete. Mi mancavano dei pezzi ufficialmente (prima di questo periodo drammatico, non avevo seguito ogni puntata), eppure approdavo alla soluzione del caso con il commissario Montalbano, cogliendo tutto nella sua interezza.

6 Ecco, perché sono grata a Camilleri, al commissario Montalbano e a tutti coloro che mi hanno tenuto compagnia, no, che mi hanno letteralmente convocata il lunedì sera di persona personalmente.

Non ho atteso Montalbano con la frenesia di Twin Peaks (l'unica serie che ho seguito completamente, da ragazza, rassegnandomi a una registrazione solo in un'occasione), né con la devozione pacata di Barnaby.

Perché questa è un'epoca diversa e diversa sono io. Anzi lo voglio essere sempre più più: sul balcone di Montalbano mi sono risvegliata. Meglio.





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