domenica 17 maggio 2020

Raccogliendo le forze (per fare primavera)

Domenica mattina, presto presto: il mio viale è adombrato dalla pioggia e sembra ancora spento. Eppure sento che sta radunando le forze per ripartire, tutto. Come la mia città, come il mio Paese. Mancavano molti commercianti, mancavano le luci che non si fanno spesso vedere perché preferiscono esserci che balenare. Io, che sono nipote di un barbiere e pronipote di una donna invincibile che aveva una bottega, non riesco a non commuovermi. Che poi non riesco a non

Commuovermi, per tutti noi. 

Per il periodo spaventoso che  ci ha tormentato e non se ne andrà facilmente, per quelli che ci sono stati, nel modo che loro sanno. Ho ammirato chi c’è stato e chi ha scelto di non esserci, in apparenza, per proteggere gli altri, per chi ha deciso e chi non ha potuto.

Svegliati, viale, città, Paese. Mondo intero, se puoi. Quel grigio lì, lascialo cadere. Sarà la nostra primavera, scavata dalla pioggia eppure così meravigliosa. Come noi.


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