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SOLO 800 MILIONI DI RESPIRI

mercoledì 13 maggio 2020

La danza del serpente

Nel silenzio appena vacillante del rione dove sono cresciuta, ci devono essere sotterfugi strani di suoni. Lo affermo, perché a bruciapelo si insinua nella mente una canzone lontana.

Questa è la danza del serpente... non riesco a visualizzare dove vi giocassi, ma non distante da qui. All’asilo tra gli scivoli e lo sguardo sorridente di suor Adriana, oppure nel cortile immenso delle elementari. All’oratorio no, perché ci rimasi una sola estate, a causa dell’allergia al ricamo.

Penso ora a questo serpente che scende dal monte a cercare la sua coda. E così raduna bambini, piccoli talenti, e cresce. Che sia questa, mi son detta, la Fase 3, quella personale? Ho perso un pezzo di me stessa, ma mica per il virus e il lockdown, bensì molto prima? Sono stata forse sul monte e lì mi sono accorta che mancava qualcosa, e chissà dove l’avevo lasciata? La vita riprende così, avendo capo e coda.

Allora, giù dal monte, piano piano, guardando ogni angolo, ogni volto. E sempre danzando.

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