Se volessi smorzare l'ansia che mette quel gesto in "Profondo rosso" (la mitica Clara Calamai che si evidenzia gli occhi con la matita prima di uscire a fare la sua "pulizia di primavera"), potrei fare una citazione, e un autogol. Umberto Tozzi: esco con lei, mi trucco un po' lentamente.
Non ho ancora sciolto l'enigma per cui Tozzi si trucca prima di uscire con una donna.
Lei però ha un suo perché. Cioè, Clara. La perfetta madre dell'assassino (così ti fanno credere quando si avvicina il finale), che in realtà è assassino stesso. Una carriera intensa, quella della Calamai, e ringraziamo il maestro Dario Argento che dopo tanti anni l'ha chiamata a svolgere quel ruolo.
E' nata proprio il 7 settembre, di un bel secolo abbondante fa. E ripensando a lei, noi giovincelli ci perdiamo tanti film importanti, e storici (persino quello con la diatriba sul primo seno nudo o meno nella storia), ma ci teniamo come talismano questo.
buon compleanno, lassù
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