Il mondo è un grido soffocato, un pianto che non riesce a raggiungerti mentre ti giri per l'improvvisa risata.
Il mondo è quello ampio, che può impaurire, a cui spalanca le braccia papa Francesco. E mentre noi le richiudiamo, convinti che sia finita lì, c'è un'altra ferita coperta, un altro singhiozzo di cui ci riteniamo incolpevoli e quindi nulla possiamo fare per placarlo.
Il mondo ha bisogno di tenerezza, anche quando ci fa più male. O quel grido soffocato ci perseguiterà nei nostri incubi, soffocati anch'essi, ma che prima o poi verranno alla luce.
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