martedì 9 luglio 2013

L'ex cucciolo e i sogni

Te lo scrivo ora, mentre ne ho la forza. Mentre ho ancora delusione, rabbia, ma anche tanta riconoscenza verso alcuni.

Pure ai cuccioli, agli ex cuccioli come te. Cavolo se mi brucia vederti giocare in un'altra squadra: rivedo il tuo inizio, la tua grinta che non voleva ammettere paura, i tuoi sbagli, i nostri, fino a trovarci e non lasciarci più. Mi sono esposta per te e per gli altri cuccioli, ci ho messo la faccia, ho preso le mie ferite. Ma ne frego. Ne è valsa la pena, sempre, per la mia Pro Patria e le mie radici.

Che non eri più un cucciolo di tigre, ce ne siamo accorti in fretta. Come tu ti sei avveduto di quanto questa fosse la tua meta, la tua giungla naturale come già i lineamenti del tuo villaggio sussurravano. Sei stato un grande combattente con noi e per noi; ah, ti avremmo scosso quell'ultimo, fatidico giorno quando ti avevano espulso. Ma pochi secondi dopo, vederti arrampicato sulla recinzione per divorare gli ultimi istanti di partita... Della Partita. Era la Partita, per noi, per te, per i tuoi compagni. Purtroppo, al di là dei sorrisi di rito, non di tutti.

Ma questa è un'altra storia. Oggi saluto il cucciolo che doveva stare a Busto e onoro la tigre che  vestirà un'altra maglia, felice del fatto che potrà proseguire un sogno. Ma lo so, che sulla sua pelle ci sono indelebili bianco e blu.

Onore a Michele Bonfanti, ex cucciolo che ai sogni crede e li difende. Anche noi non ci arrendiamo.

1 commento:

  1. Michele è quello che faceva piacere il calcio perché gioca come un ragazzino, con ancora l'ingenuità e il darsi senza risparmiarsi, il correre per servire e per andare il più vicino alla porta e magari al gol... Mai un sorriso ma
    solo perché concentrato sulla partita, sul suo riuscire...e poco interessato alle critiche dei
    tifosi perché timido e con la paura di incrociare gli sguardi.
    Che bello vederlo sorridere quando ha
    autografato il gesso di Alessia; finalmente ragazzo normale, dolce, molto dolce...e sereno perché contento dopo un allenamento, dopo aver
    giocato come un bambino...
    Alessandra Colombo

    RispondiElimina