Ho osservato distrattamente le nuove disposizioni varate dalla Camera per la guida di un condominio, ma sono quasi certa di una cosa: tanto è sempre colpa del vicino.
Tu chiudi la porta perfettamente, lui no. Tu regoli il volume per amore della comunità, lui sempre no. Tu hai un cane educatissimo, il suo fa casino. Che sia vero o no, negli anni ti convinci che sia così, se ti lasci contagiare dalla nevrosi di condominio. E non è che con le casette vada meglio.
Tutti suonano la campanella che hai piazzato al posto dell'antico citofono. Ma il vicino no, deve venire fin sotto il muretto vicino alla finestra e chiamarti urlando. Le sue piante perdono più foglie delle tue. Per non parlare di come cucina.
La vita è insopportabile se non siamo soli. E anche se siamo soli, forse.
Pensate, persino allo stadio: ieri avevo un vicino juventino che ha voluto sapere i risultati del primo tempo. La mia squadra stava vincendo, la sua no. Mi ha strappato un sospiro preoccupato: di solito quando la Roma vince all'inizio, viene ribaltata, e alla Juve le cose vanno sempre bene. Lui annuiva e così ha fatto avverare la mia sciagurata profezia.
Colpa del vicino, senza dubbio.
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