Ci sono tanti modi di pregare, e uno che mi è stato insegnato è stupendo, un contatto infinito.
I piedi nudi nell'erba, diventano interminabili radici, fino al centro del mondo. E le mani aperte al mondo accolgono ogni raggio, flebile o potente. Lentamente - ma qui si tocca come il tempo non esista - si abbatte ogni confine con il creato.
È tutto così meraviglioso, carico di bene, di promesse generose da mantenere, che bisogna chiudere gli occhi per vedere meglio questo contatto diventare unione.
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