lunedì 1 luglio 2013

Discovery e i sogni che conducono

Un tweet del museo polare accende un anniversario emozionante. Vent'anni fa trovava il suo posto, il suo ruolo attuale la Discovery. Era già tornata a casa, da qualche anno, accolta come se fosse rientrata direttamente dalla spedizione antartica del 1901.

Ma non era il meritato riposo, era l'inizio di un nuovo viaggio per onorare e ricordare il suo comandante. Io la vidi per la prima volta tre anni dopo. Dopo una vita di sogni sulla Scozia, partivo anch'io, spinta da ufficiali coincidenze.

C'è sempre da temere, quando metti alla prova della realtà un sogno. Io non ne ebbi nemmeno il tempo. La prima sosta, di pochi minuti, fu a Kirkcaldy: il benvenuto, sulle altalene tra i gabbiani.

Poco dopo si insinuò la pioggia ed eravamo al Mercantile, Dundee. Io so cos'era successo qualche anno prima al Mercantile, ma non se questa storia sarà mai scritta.

Poche ore dopo, conoscevo la Discovery e la storia del capitano Scott mi entrava sotto pelle.

I sogni, se li affronti, non si spezzano, ma ti conducono a un altro, un altro ancora.

http://www.nomosedizioni.it/catalogo.php?b=12NMS412

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