mercoledì 3 luglio 2013

La vita è una contrada

Soffocata nella routine la data del 2 luglio, ho sentito riaccendersi ogni emozione, come accade da quasi 30 anni.

Mi ripeto che è colpa di quell'anno dolcemente dannato, l'età più bella che mi faceva toccare qualcosa ed esso diventava oro. Un viaggio interminabile, quell'estate, e Siena una delle tappe più strane. Vita da contrada e avventure di battaglie antiche. Camminare lungo la via divisa con la contrada nemica e maliziosamente sporgere il piede, un centimetro più in là, salvo ritrarlo.

Infinite copie del Palio viste ogni sera, attaccati al videoregistratore, come a studiare follemente schemi che non esistono. E cavalli da abbracciare o da piangere.

Tutto questo ho sognato, ancora, e grazie alla spiegazione lineare - come sempre - del Pif. Volti ed emozioni che durano da 400 anni. E molto potrebbero raccontare di noi, se volessimo fermarci ad ascoltare.

Fosse la vita una contrada, e non una fuga dall'appartenere.

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