L'ho già ammesso: sto diventando succube dei fiori. Sono le prime creature terrestri a inchiodarmi lo sguardo, a fermarmi, a farmi perdere il senso del tempo.
Ma ancora devo riconoscere quanto ispiri, prima ancora dei loro colori, ciò che sta attorno. Una foglia cambia le sfumature, le pieghe, il sorriso centomila volte, se si ha la pazienza di osservare. Come un nodo su un tronco, il canto soffice di un ramo, il germoglio incerto.
Sarà un fiore. Ma andare oltre spalanca ancora di più la porta verso un universo meraviglioso.
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