Mi è rimasto questo vizio da filosofa di retrobottega, qualcuno lo definisce persino attitudine umana.
Mi scivola via un perché e rimane a guardarsi attorno. Le domande stanno già strette in un angolo ed ecco che ne spunta un altro. Perché da frenare con risposte raffazzonate, a volte divertenti, a volte un po' penose.
Perché da liberare, perché fuggano lontano. E non tornate per favore. Perché non so proprio cosa offrirvi, per tenervi buoni.
Non ho risposte convincenti da dare, lo so, e non dovrei rubare tempo ai respiri. Ma lo faccio, e non so perché.
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