sabato 6 luglio 2013

Purché si sappia

Sotto il balcone tutto: una donna sta parlando al cellulare e grida da qui all'Antartide quello che pensa di sé, degli altri, nonché ricostruzione accurata di tutti i gossip dell'universo. Passa una macchina e sento ugualmente strillare: giù il finestrino, la ragazza seduta al posto del passeggero catechizza il moroso e il mondo intero.

Su facebook si urla come si sta, cosa si fa, quante volte lo si fa. E chi tace, non acconsente: è preso di mira, in quanto individuo sospetto.

Purché si sappia. Anzi si sappiano, i cavolacci nostri e quelli degli altri. Purché si parli coprendo il silenzio, quello più spaventoso che regna sì da qualche parte: nella nostra mente spesso anestetizzata.

Vorrei gridarlo, questo. #sapevatelo

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