L'ho portato nei cassetti della notte, incartato con fogli morbidi: un sole che riempiva ogni spazio, e la vita, con il suo rossore.
Come un furore buono, che avresti voluto assaporare in un campo; invece, si lasciava rincorrere in autostrada. Potente, non ingombrante, e capace di ritirarsi quando lo stupore già si annacquava in abitudine.
Ma se apro il cassetto giusto, ne sento il calore per vivere.
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