martedì 29 maggio 2012

Il paese delle meraviglie (rifugio)

Allora proverò a restare vicino a te, stasera, e prendere una bici. Io che ho paura incredibile di pedalare nella giungla.

Ma voglio ricordare un'isola felice, di nome Imola, dove mi dicevo: qui starei in bici tutto il tempo. Ricordo vie morbide e sincere, il cuore di una città che non voleva correre anche se l'immaginario collettivo la lega ai motori.

No, era una sera silenziosa e mi spiace se ho guastato i sogni di qualcuno. Ma io non potevo sognare, non allora, e me ne sono accorta più tardi.

Era il paese delle meraviglie, pronto a ritirarsi sotto una coltre verde, e lì mi sarebbe piaciuto pedalare.


Vorrei pedalarci anche adesso, magari sotto lo sguardo della notte che non può essere divertito, non oggi. Ma ci dev'essere pur un paese delle meraviglie, un piccolo rifugio anche questa lunga notte per tutti noi.

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