Lo ammetto, stamattina volevo postare un filo di seta crudele: io me scanso in riferimento a qualche calciatore finito nel mirino. Pensando all'indegna vicenda del calcio scommesse, stavo sfoderando il mio animo romanista, ancora un po' incavolato per l'anno trascorso e per altri momenti di triste calcio vissuti in passato.
Ma mi sono trattenuta, per rispetto ai tifosi. Sì, agli stessi tifosi laziali. Perché rispetto tutti i tifosi, a partire dai miei "peggiori" avversari (caro amico laziale, so che mi stai leggendo, un abbraccio) e penso a come stiamo soffrendo.
Oggi è un giorno schifoso, ma io non mi scanso. In tanti ci hanno preso in giro sul campo, ma molti di più no.
Oggi è un giorno rivelatore - anche se le scommesse non c'entrano - pure per la mia Pro Patria. Ma conto i giorni per tornare allo Speroni. Non mi importa di tizio e caio, mi importa della mia meravigliosa maglia biancoblù.
Provo rabbia, provo vergogna, provo disillusione a seconda degli scenari. Tuttavia, provo un amore sconfinato per le mie squadre - Pro e Roma - e per ciò che rappresentano per me in modo diverso.
Facciano mille, centomila combine.
Io come tifosa nun me scanso.
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