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venerdì 25 maggio 2012

Il paese di pietra

Il mio paese di pietra sembra arroccato, ma c'è sempre una nuova strada che dà accesso: è quella oscura dei boschi, è un'altra improvvisamente fiorita. O ancora percorri un vicolo destinato a non finire mai, invece sbuca nella piazza rassicurante

Lo puoi attraversare mille volte e non lo troverai mai uguale. Sembra addormentato, con i suoi sassi premurosi; al contrario, qualche finestra si illuminerà sempre e rivelerà scorci di tenerezza, come occhi che  ammiccano gaudenti.

Il mio paese di pietra è silenzioso quel che basta; sa incrinarsi, quel silenzio, a una compagnia ciarliera di vino o al ruscello che si è nutrito. La chiesa si protende verso il lago e lo osserva, stupita del proprio ardire luminoso.

Tutto è pronto per la notte.

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