Dal mucchietto selvaggio dei cd percepisco uno sguardo insofferente: che, ti sei dimenticata di me?
No, ti avevo nascosto apposta, si intende: tu contieni una canzone da evitare come la peste e molto di più. Quando Steven Tyler si fa prendere dalla sindrome bluesuomosfigatoabbandonatoechipiùnehapiùnemetta, non c'è scampo.
Hole in my soul, già il titolo doveva spingermi lontano, e più veloce della luce. Buco nell'anima, va bene. Ma si inizia anche peggio: eccolo aggirarsi in una strada a senso unico (quando si è disperati, la strada è sempre a senso unico)... in una terra di nessuno, con la sensazione che "il castigo a volte non sembri adatto al crimine". Right.
E via. C'è il buco nella mia anima.. per ogni lettera d'amore scritta, un'altra bruciata... Lui cerca di far presa sulla coscienza di lei, brontola che l'amore è come una spina senza rosa.
Allegria. Questo buco nell'anima mi sta uccidendo per sempre.
Steven, no, te lo vieto. Saltiamo questa canzone e andiamo avanti che mi piace di più quando miagoli "Nine lives".
Una - di vita - ce la siamo già bruciata con questo buco.
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