sabato 12 maggio 2012

Che volete fare di me?


Que mandáis hacer de me?

Vuestra soy. A questa perentoria affermazione, a questa divorante dichiarazione d’amore Santa Teresa d’Avila accompagna nella sua lirica-poesia una domanda: che volete fare di me?

Non basta amare e sentirsi dell’amato, in effetti. Bisogna chiedersi se si stia facendo la cosa giusta, se lo rendiamo felice, se stiamo portando avanti un progetto comune.

Così è con chi ci ha creati, mi dico. Sto compiendo i passi da lui desiderati, o mi sto allontanando? Sto giocando da sola, o faccio parte della sua squadra, pur con goffi tentativi? Ho il mio progetto e non me ne distolgo per alcuna ragione, oppure ho colto almeno frammenti del suo?

Domande, solo domande. E richiede già forza mormorare quella di Santa Teresa, indagare prima di affermare: che cosa volete fare di me?

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