Amis. Quando ho tra le mani il giornalino della Fondazione Don Gnocchi, mi sento il cuore che si carica, già solo per l'intestazione. Lo sguardo buono di don Carlo, buono e deciso, di una luce tutta sua, anzi di Qualcuno di speciale. E poi Amis...
Sullo stesso piano, nella stessa barca, nella stessa baracca per usare la parola cara a don Carlo. Parole di semplicità che ci stringono tutti in un unico abbraccio. La parola più difficile, forse persino di amato. Forse, bisogna unirsi in una baracca per proteggere e far crescere un'amicizia, per dilatarla e offrirla al mondo.
Non so. Mi tengo stretto quell'appellativo che lui rivolge a ciascuno di noi, se vogliamo.
Buona giornata.
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