Che cosa c'è di meglio per affrontare un sonno ristoratore, imbarcandosi nell'horror puro?
Gomitoli bianchi mi inseguono, sì, proprio me. Non ditemi che sono i pollini: macché. questi sono una via di mezzo tra Blob e quegli esseri devastanti di "Sos i mostri uccidono ancora" (film cult degli anni 70 che ricordo solo io e un regista varesino, penso). Si avvicinano, si lanciano appena pensi che si siano fermati e sono pronti a insinuarsi nello spiraglio di porta che tu incautamente hai concesso alla brezza.
Fregata. Ti sposti e qualcosa ti azzanna i capelli vicino all'ascensore. Che è questo ronzio? Alzi lo sguardo e... terrore: la canna di non so cosa (una copertura bianca che immagino nasconda l'insolenza di vaghe tubature) è piena di esserini che camminano e osano persino volicchiare. Maledetta primavera.
Fuggo, ma sono lì che si insinuano. Me li sento addosso per ore.
Per fortuna arrivo a casa. Nella cassetta un volantino mette in guardia sui pericoli dell'alcol. Proprio stasera che dovrò bere il latte, grazie. Nell'ascensore però sento un vago odore di alcol, guarda caso, e stramaledico. Sarà suggestione.
Ssssst, la notte horror potrebbe proseguire. Ma per vedere quel film aspetto te, ricorda.
Notte... per chi osa.
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