sabato 19 maggio 2012

La tv e la sua normalità

Ne sono stata alla larga, per cui vado in fiducia. Procedo sullo sdegno dei miei cari.

La tv? Si è accorta solo en passant di quanto è successo oggi: del confine invalicabile dell'orrore, superato con non chalance. La tv al novanta per cento è proseguita come nulla fosse. Si gioca, si ride, si parla di effimero.

Ma musei chiusi per lutto please.

Ci sono direttori che danno l'esempio, in un mondo in cui anche il corrispondente sembra nutrirsi di internet e nulla più, e si recano a Brindisi. Eccezioni, perché i giornalisti spesso partono solo se hanno messo in valigia la banalità a fare da contrappeso. Eccezioni, ci sono, e le ringrazio. Per il resto, tutto scorre in tv, e nulla cambia.

Ma musei chiusi please.

Vergognatevi, voi che calpestate la cultura ogni giorno. E oggi vi siete saziati di vuoto.

Come se non fosse sufficiente, non fosse abbastanza devastante quel vuoto morale che ha creato l'esplosione di oggi.

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