mercoledì 16 maggio 2012

Vado in Sardegna

Questo vento mi sospinge in Sardegna, e mi fermo a prendere un aperitivo. Non ho la panna giusta, e verrò sgridata. Ah, che tristezza dover rifornire gli chef, non si è mai adeguati.

Il vento mi scuote forte, come quando passeggiavo in terra sarda. Per questo, poi, mi sono presa la più trionfale scottatura della mia vita dopo 10 giorni di immunità: vedo ancora le stelle, se ci penso.

Creatura poco incline a sostare in spiaggia, ricordo una gita incantata arrampicandosi su un monte. C'era un gruppo di sardi che hanno subito abbattuto la barriera della diffidenza; poche battute ed eravamo già amici, cerimonia da bagnare con un vino speciale, prodotto da loro. Naturale, fresco, tremendamente alcolico.

Ricordo che ormai eravamo amici per la pelle. E che scendere dalla montagna era di una facilità estrema.

Un buon brindisi, con questo sardo vento che ci ha amato tutto il dì.

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