Non ho forza e lucidità stanotte per scegliere la canzone, perché sono in dolce apnea tra due miei non favoritissimi.
Sì, insomma, se in questo periodo riesco ad avere un'alta, adeguata protezione per scrivere, lo devo agli Iron Maiden, prima di tutto. Grandissima riscoperta in età non più giovanissima (loro, Arguta Paffuta, che hai capito), e devo dire che seguire a distanza il loro tour mi ha comunicato altro entusiasmo. Il loro universo di note ruvide e diligenti, le loro storie a metà tra duelli e leggende, innalzano un muro del suono delizioso e impenetrabile.
Purtroppo, invece, faranno una brutta fine gli AcDc. Che oggi ho usato come spauracchio per far durare nei tempi leciti gli interventi dei compagni di tifo. Per qualche giorno li ho usati come sveglia. Ma non posso arrivare a odiare "You shook me all night long".
Per il giorno e per la notte, che piacere trovare un'isola dove nessuno ti può raggiungere, se non su tuo comando.
Nessun commento:
Posta un commento