giovedì 27 giugno 2013

Il tuo ticchettio

Ha ripreso a cantare così. Non so nemmeno come sia potuto venire in mente di farlo riparare: non da me che nutro un sacro rispetto per il tempo degli orologi e so sopportare la loro pausa, più di quella umana.

Adesso canta ancora. Lo fa con un verso sottile e accelerato. Era il tuo orologio preferito, a lungo vicino a te nel sonno e nei sogni.

Il suo silenzio ora mi pareva dolorosamente giusto. Ma forse quel ticchettio è l'eco delle tue parole che continuano a scorrere.

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