martedì 18 giugno 2013

Non avere niente in comune con Lemmy

Caccerò la testa nella sabbia, per disertare ogni concerto rock con meno dolore. Quelli a cui sono legata, sono già appartenuta, e quelli che avrei potuto scoprire, dopo una consultazione basata solo sui dischi (cd, tuona Arguta Paffuta, si dice cd, sei vecchia).

E perché, Argi, i personaggi dei quali stiamo parlando sono ragazzini? Osservo anche Lemmy dei Motorhead, che ha avuto un ruolo fondamentale da enciclopedia del rock. Ma sono più distante dal loro stile, e più immersa nei miei beniamini.

Guardando la sua vita, le sue idee, deliziose o insopportabili, mi chiedo: che cos'ho in comune con Lemmy? Nulla. A parte l'amore per la musica e la convinzione che possa essere vita. Forse anche lei uno splendido inganno, e quindi terribilmente reale.

Lemmy, lo invoco scherzosamente quando c'è qualche grana da sistemare senza troppe remore. Ma poi in fondo una cosa non dico in comune, però che vorrei avere c'è: la coerenza, anche dolorosa, sempre presente. Il non doversi, tanto meno volersi rinnegare. Il non vendersi. Il perdersi, con l'unico scopo di trovarsi.

Lemmy, mentre sei a Milano, ci sono due o tre cosette che dovresti sistemare? Vieni qui, please?


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