Tra i messaggi per la morte di James Gandolfini (per il quale il mio tifo massimo era in Romance & Cigarettes, tra l'altro) ne lampeggia uno che mi deprime.
Dice, rispondendo a un articolo: ok mi spiace, ma è roba vecchia. Non c'è dolo sicuramente in quel messaggio e credo nel sincero dispiacere di chi l'ha scritto. Ma esprime anche ciò che siamo diventati, senza dare la colpa alla rete: che resta uno strumento, quindi in mano a noi.
Contano i fatti, ma conta anche la velocità. Conta che una notizia sia già vecchia dopo poche ore e che sia quasi fastidioso ripeterla o - peggio - approfondirla. Tanto, "la sappiamo". E certo, la vita è anche un esame, come dimostra forse la caccia a maturità e dintorni sui media.
Ma ogni tanto, invece di sapere (o credere di sapere) e archiviare per fare spazio ad altro, sarebbe bello sentire. Fermarsi a provare qualcosa senza mandarlo via subito.
Nessun commento:
Posta un commento