Tra i fili che traccia la giornata, si insinua il volto di una bambina. Che oggi sarà grande e spero più saggia di me.
Non la conoscevo e i nostri genitori dovevano parlare di lavoro. Così andammo a casa sua e lei mi prese per mano e mi invitò a uscire con lei. Mi portò nel piccolo cimitero del paese. Non parlammo molto, non solo per rispetto.
C'era da fare. Lei si mise a raccogliere i vasi rovesciati sulle tombe e a raddizzarli; ipnotizzata, la seguii.
Ancora oggi, quando vedo un vaso caduto su una tomba, quel volto di bambina mi scruta e mi sprona.
Nessun commento:
Posta un commento