domenica 30 giugno 2013

I vasi rovesciati

Tra i fili che traccia la giornata, si insinua il volto di una bambina. Che oggi sarà grande e spero più saggia di me.

Non la conoscevo e i nostri genitori dovevano parlare di lavoro. Così andammo a casa sua e lei mi prese per mano e mi invitò a uscire con lei. Mi portò nel piccolo cimitero del paese. Non parlammo molto, non solo per rispetto.

C'era da fare. Lei si mise a raccogliere i vasi rovesciati sulle tombe e a raddizzarli; ipnotizzata, la seguii.

Ancora oggi, quando vedo un vaso caduto su una tomba, quel volto di bambina mi scruta  e mi sprona.

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