Questo dialogo danzante di Evita mi dipinge tutto ciò che mi sta stretto della città. Della metropoli o di chi si finge tale.
Ogni pericolo accompagna sprezzante le parole di Magaldi alla ragazza che vuole partire per la Grande Mela argentina e di ogni Paese, ma non sa cosa può accadere.
Perché bisogna fare attenzione alla città, Eva. E' fredda e affamata. Non può essere controllata, è folle. E quelli che sono stupidi, verranno spazzati via. Ma una sorte persino peggiore attende coloro che stupidi non sono: diventeranno ciò che non dovevano, cambiati irrimediabilmente.
Tutte queste parole, mentre Eva scalpita e vuole partire a tutti i costi. E io non saprei se tendere la mano e cercare di trattenerla.
Eva beware of the city, canzone per il giorno.
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