Anche se conta come il due di picche (magari non così poco, ma quasi), sospiro sull'esito di Italia-Brasile. C'è sempre una partita sbagliata, sulla mia strada.
Ma come, mi dico, quando tifavo io i carioca, più di quanto non sostenessi l'Italia, tutto andava irrimediabilmente male. Adesso che ho messo la testa a posto, noi azzurri dobbiamo prenderlo.
Forse è un'espiazione, una legge del contrappasso, anzi di Murphy, all'ennesima potenza.
Tuttavia, riesco a cogliere la differenza sui tempi antichi. Allora, seguivo eroi; oggi non ne vedo, se non frammenti esitanti qua e là.
Apro gli occhi, torno sulla terra. E tifo la mia nazionale.
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