Oggi, dagli splendidi Amanti dei libri, siamo tornati da te. E questa sera leggendo la notizia dell'ultima esibizione dell'orchestra sinfonica, ho sentito che era trascorsa un'altra era, ancora.
Che c'è Grecia? Si può assistere in silenzio a un'agonia? Intingervi una vacanza senza passione? Si può venire da te, senza sentirsi al tuo capezzale? Si può continuare a chiamarsi Europa, mentre ignoriamo i tuoi silenziosi dolori?
Sono domande della sedicenne che arrivò un giorno innamorata della libertà e pensò che da te sarebbe ripartita per conquistare il mondo intero. Che ha sempre immerso la testa nella tua acqua tiepida e ammiccante, per alimentare i pensieri. Che sogna di tornare da te e non rimanere ferita dai tuoi cambiamenti.
Che c'è Grecia? Da te il silenzio. Dalla tua lontana vicina Turchia il fracasso, che al nostro tacere è inversamente proporzionale.
Che c'è Grecia? e che c'è, Europa, se poi esisti?
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