Sono ancora immersa nello splendido pubblico di Comerio, nella profondità di Matteo Fontana che ha saputo incontrarsi così dolcemente con "L'importanza di essere secondi". Ma la mia gratitudine sta anche nell'incontro con uno scorcio della presentazione di "uno splendido inganno", il libro di Andrea Fazioli, a opera di Barbara Bottazzi.
Che ho subito preso e come spesso accade, prima di entrare nel percorso apro una pagina e ho colto una frase deliziosa: anche nelle piccole cose, la classe è inconfondibile.
Ho assorbito le parole di questo autore, e l'abisso che sta tra lo splendido inganno e la falsità. Perché anche la vita immaginaria, è vero, può essere realissima e quella quotidiana che crediamo concreta, un'astrazione.
Mi risveglio con la frase di Guareschi, da Andrea riportata. Lui che conosceva a memoria le vie del suo paese, non ne esplorava una per lasciarla all'immaginazione. Alla splendida realtà.
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