Prima arriva piano, e naviga nelle acque dei tuoi pensieri. Poi illude: tant'è che tu pensi di dormire.
Quindi afferra le redini. Le muove dolcemente, per non svegliarti di soprassalto. Ma a volte si agita egli stesso, perché essere padrone dei tuoi istanti e della tua gioia lo inebria: è umano.
Allora si trova a strafare, strattona, stravolge gli stessi piani suoi. Ti sveglia.
Senti in bocca quel sapore di sazietà sfiorata e vorresti tornare indietro. Ma sei immobile, stremata e hai una sola scelta: andare avanti.
Più forte di un sogno.
Notte, con un sogno così.
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