Ho già aperto la porta virtuale del villaggio. Non ci sono mai stata se non da piccina, ma è dentro di me. C'è un po' della mia storia, del mio sangue, dei sogni di una famiglia che vengono miracolosamente preservati, più di una volta.
Sfoglio il libretto e leggo lentamente, perché ci sono momenti in cui non farsi divorare dalla fretta.
Arriverò, un giorno. Intanto cammino nel villaggio virtuale. E' bello fare una passeggiata lontano da abitudini e dubbi. Se volete, condividiamo qualche passo. Perché ciascuno ha un Villaggio, credo.
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