lunedì 14 maggio 2012

Non chiamateci cenerentola

Ieri tra un resoconto e l'altro dei nostri guai nazionali un caro amico greco ha sospirato: oggi guardo il basket, siamo l'outsider e non ci sarà nulla da fare, ma almeno per un po' non penso.

Già, lasciamo che lo sport ci curi un po', anche quando non c'è nulla da fare. Che ci scuota positivamente, anche quando non possiamo vincere.

E difatti questa sembra la storia dell'Olympiakos ieri sera. Finché qualcosa scatta e arriva la rimonta, la positiva ribellione, il miracolo.

Confesso che ho pianto. Perché non dobbiamo chiamare mai nessuno Cenerentola. Nello sport, nella scacchiera mondiale, nella vita.

Viva la Grecia sempre.


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