Leggo il fiume di commenti su Donna Summer. L'affetto per lei diventa anche affetto per noi, che c'eravamo. La disco ci sembra irresistibile anche per chi - come me - non ballava. Se non... ah sì che ballavo.
Nella discoteca della mia Amica, un magico locale in profondità, dove però ballavamo di giorno, perché eravamo troppo piccoli. Io almeno... La prima notte in discoteca era stata all'aperto nella magica Grecia, a 16 anni.
Ma quegli interminabili pomeriggi valevano una notte. In quelle ore di dischi infilati con garbo, e balli sommessi, le luci che imitavano l'atmosfera disco, volti amici. Il primo amorino. Non ci devo pensare o piango. Due musicisti che non ci sono più.
Affetto sincero per lei, che se ne va. Per chi se n'è già andato. Per noi che restiamo, ancora un po'.
E le notti magiche continuano, con il magone che si affaccia. Ballare per mandarlo via.
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