Sto aspettando in una via antica, che non sa scegliere se affondare o rinascere. Minuti che scorrono con la benedizione inconsueta del sole, e pochi passanti. Sento parlare solo arabo, mi rendo conto, nella scarna strada. Mi ritrovo a Marsiglia, e invoco il mare. Sì, mi sembra di essere in un porto, solo che poche navi approdano nel deserto. Non capisco una parola, mi nutro solo di suoni.
Poche navi, e nessuno che scenda. Passa una coppia e le loro frasi sono in italiano: hanno appena cercato di venire a capo di un accertamento fiscale. Eppure abbiamo fatto tutto ciò che ci hanno chiesto, sospira lei.
Ho capito che siamo in un universo complicato, e il resto preferisco non comprenderlo. Preferisco i suoni che mi offrono illusione. Parole sparse, in una via antica o forse no.
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