E' seccante e mi addolora aver perso un'altra serata nel castello magico dell'Admiral Hotel. Ma anche per chiedere scusa ai magnifici Fabrizio e Daniela, vi racconto una storia.
Ho finito troppo tardi per accorrere lì e condividere quei momenti in cui tutto si unisce con armonia: pagine, sensazioni, pensieri curiosi e soprattutto amicizia. Lo sapevo prima e allora mi sono un po' irritata con il destino, che ha pensato bene di rimediare. E mi ha permesso di partecipare anch'io.
Questa mattina, infatti, camminavo distratta in ferie, con la convinzione di perdermi come sempre, perché basta che scelgo una strada diversa, per curiosità, e finisco nel nulla.
Invece, mi sono ritrovata davanti all'Admiral. In un attimo, raffica di battiti e ho gustato tutto: le sere avvenute, quella di oggi, quelle che verranno se non le potrò vedere.
Mi son detta: non posso essere lì stasera, tuttavia mi hanno guidato fino a qui questa mattina. E allora lascio una formula magica, preparata dal più sapiente destino: sono un bacio di amicizia, un pensiero che non riesce a farsi guidare (ma loro ci riusciranno, con la loro dolce saggezza), un frammento di abbraccio e polvere che le stelle avevano lasciato lì, nascosta, la sera prima perché questo elisir potesse essere preparato.
Sono dovuta scappare, presto, con il sole vanaglorioso e convinto che fosse il suo turno. Ma so che quella pozione magica è rimasta lì, in un angolo ad aspettare, ed è corsa a rifugiarsi in un angolo del salone incantato, per poi danzare con le voci degli amici.
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