venerdì 14 giugno 2013

Miscijà

Quando mi attraversano i pensieri e ne riannodo troppi, corro da te e resto così. Miscijà. Raggomitolata, e pronunciandolo mi vedo come sono, come un gatto, stanco e in cerca di un tepore non invadente.

Mi piazzo lì, come un foglio accartocciato, ma morbido, da accarezzare. Sembro piccolissima, ma giuro che oggi ho imparato tanto, tantissimo.

Miscijà, perché solo con te sono al sicuro e posso svelarmi così. Persa, ritrovata, semiaddormentata, con una fiducia tale che ti affido anche i miei sogni, perché domani me li possa raccontare tu.

Notte, e in quel sogno vorrei mettere anche una storia dul pà Carloeu.

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