lunedì 3 giugno 2013

Prendi la rosa caduta

Lui rinunciò e risparmiò per prenderle quelle rose. Contate e preziose. E il giorno in cui poté prenderle e portarle alla sua amata, era così emozionato che nel salire in macchina gli sfuggì un fiore.

Quando se ne accorse, fu affranto, perché il numero scelto era simbolico, importante per loro. E ogni rosa era stata frutta di un sacrificio, in un periodo difficile. Tornare indietro, non poteva più. Le raccontò la verità, ma lei quasi non sentì perché era felice di quel mazzo di rose , bello come mai ne aveva visti.

La rosa non rimase a terra a lungo. La raccolse una donna che la rimirò felice. E si guardò attorno, ma non vedeva nessuno, tra quella gente indaffarata, che cercasse una rosa. Anzi, più di uno l'aveva calpestata.

Ma la rosa rimase meravigliosa, come mai ne aveva viste, e la donna pensò che fosse per lei.

Così a volte, perdendo o lasciando cadere qualcosa, si rende felici anche chi non si conosce, chi non si ama quasi quanto donando.

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