domenica 20 maggio 2012

Chelsea, Angela e la gioia vuota

Quando mi è arrivata la notizia dei rigori, è come se il finale fosse stato già individuato. Valgono tante leggi del contrappasso in questa strana stagione sportiva.

Ma non ho avuto la forza di accendere la tv e assistere alla gioia del "mio" Chelsea. Sì, ancora una volta sostenevo loro, un po' per tradizione anglosassone, un po' perché troppo sto proiettando - lo so - della vita reale nello sport del mondo.

La Germania fuori, e per il gioco della sorte, poiché i rigori sono una formula estremamente esposta alla fortuna. La Germania che facilmente - nel mondo finanziario politico - sta dando l'espressione di voler dettare chi sta fuori e dentro. Niente di personale, Angela.

La Gran Bretagna insultata a più riprese perché si è tenuta stretta la sterlina. Dalle torto adesso.

Mi è tornato in mente tutto il resto... i vanagloriosi e gli spendaccioni sbattuti fuori dalle Coppe. Cenerentola Olympiakos che orgogliosamente diventa regina europea, altro che principessa delle cicale questa Grecia.

Potevo accendere ed essere felici, nutrirmi di sport e di metafore.

Ma non ce l'ho fatta, non dopo la giornata di ieri.

Sono felice per te, Chelsea. Ma confesso che la mia gioia ha un sapore vuoto oggi.

Nessun commento:

Posta un commento