mercoledì 9 maggio 2012

La pannocchia di granoturco


Da piccola guardavo cartoni e telefilm americani in cui compariva la pannocchia di granoturco.  Mi sembrava succulenta, io che ero ghiotta solo di dolci, perdevo la testa  all’idea di sgranocchiare quell’innocuo prodotto dei campi.

Oggi sfogliando Ul Pà Carloeu, penso che forse qualche mio antenato deve avermi trasmesso quell’appetito. Dasgarnà, leggo nel suo libro sul Linguaggio bustocco. Sgranare. E precisa: togliere i chicchi alla parrocchia di granoturco.

Mmm, ben rosolata. O in quel caso prima, per preparare tutto un mondo. E tutto un mondo è nascosto in quelle pannocchie che ondeggiano ai giochi del vento.

Buona succulenta giornata, come potete

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