venerdì 25 gennaio 2013

Cuèta

Il  mio sogno da bambina e da donna, non è cambiato. Calzare alla perfezione con questa immagine infantile, poi declinata nell'età adulta: ragazzina a modo, ubbidiente e volonterosa, che aiuta la mamma nelle faccende domestiche e ha tutta l'aria di una donnina di casa, dice con massima precisione ul pà Carloeu.

Insomma, un po' come sognava di essere Rossella O'Hara, lo ammetto. Quando ammirava sua madre, impeccabile, e si riprometteva di diventare come lei. Più tardi, insomma, una volta sbrigate un po' di faccende e avendone la possibilità.

Il primo che mi chiede dell'uncinetto, lo infilzo. No dai, non ho scritto io questo, è quella rompi di Arguta.

Buona giornata, quieta quieta.

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