Quando potevi ancora scriverlo e cantarlo, senza incorrere in anatemi vari.
Zingaro, voglio vivere come te, andare dove mi pare non come me... e quando trovi uno spazio nella città, montare la giostra e il disco di un anno fa. Tozzi-Bigazzi ancora insieme, e seguono questo viaggio eterno.
Zingaro, senz'ansia di nuovo, o di stabilirsi, senza neanche l'ansia di viaggiare, perché l'anima segue i propri percorsi.
Sento che va, sento che va, delle frittelle il fumo ecco la libertà.
E' questo profumo, è molto altro, e forse meno, perché tutto riempie senza fissarsi in una definizione.
Notte zingara.
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