Mi sottraggo anche a questa fase del processo, persino con l'autodenuncia, diciamo così. Non riesco a trarre giudizi, non me ne frega niente.
Credo, come ha scritto uno scienziato, che in Lance Armstrong ci sia molto di più di una bicicletta. Che le competizioni vinte, per sé e per tanti malati, siano ben altre. Non mi unisco neanche questa volta alla danza del fango e non cancello tutte le emozioni donate.
C'è qualcosa oltre la bicicletta e io spero che serva a illuminare la vita sua e di molti altri.
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